A metà Luglio sarò ad Atlanta per un training specifico sull’Hoarding con Randy Frost responsabile dell’Hoarding Center dell’IOCDF. Il training è organizzato a margine della consueta OCD Conference, l’evento della International OCD Foundation che annualmente si propone di diffondere le ultime linee di ricerca sul DOC e sui Disturbi dello Spettro Ossessivo Compulsivo e di permettere l’incontro tra pazienti, gruppi di supporto e specialisti. A testimoniare l’interesse che si è sviluppato recentemente […]Leggi »
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Qualche giorno fa ho introdotto l’“Hoarding Disorder” (anche detto Disposofobia, Sillogomania, Accaparramento Compulsivo, Accumulo Patologico, Mentalità Messie, Sindrome di Collyer) accennando al lavoro di costruzione di consapevolezza sviluppato negli ultimi 10 anni presso clinici ma anche e soprattutto presso pazienti e familiari. La ricerca a partire dal ’96 ha visto una crescita importante delle pubblicazioni sul tema, che sostanzialmente hanno portato alla creazione di una nuova categoria diagnostica nel DSM-V […]Leggi »
I nove criteri diagnostici del Disturbo Narcisistico di Personalità [F60.8] presenti nel DSM-IV hanno sempre lasciato in molti clinici un senso di incompiutezza. Il quadro risultante appare sempre quantomeno riduttivo della complessità dell’ampio spettro di stati mentali presenti in questo tipo di pazienti. Le caratteristiche di grandiosità, la necessità di ammirazione e lo sfruttamento degli altri hanno sempre reso la descrizione di questi pazienti quantomeno “antipatica” in qualche modo tralasciando […]Leggi »
Come già accennato in post precedenti l’Hoarding Disorder ha spesso impatti drammatici non solo sulla vita sociale e lavorativa del paziente ma anche, ed a volte in maniera addirittura maggiore, su quella dei familiari. Il disturbo infatti agisce in uno spazio che per definizione dovrebbe essere condiviso, quello cioè abitativo. Nelle manifestazioni severe di accumulo questa condivisione non è più possibile, gli spazi totalmente invasi dalla “roba” dell’hoarder perdono il loro […]Leggi »
La concettualizzazione cognitivo-comportamentale dell’hoarding sulla quale si basa il trattamento è stata modellizzata da Frost & Hartl per la prima volta nel 1996 subendo nel tempo una serie di integrazioni e modifiche (Frost & Steketee) che la hanno resa sempre maggiormente aderente alle evidenze cliniche e di ricerca raccolte negli ultimi quindici anni. Va quindi considerato un modello in progress che andrà incontro ad ulteriori aggiustamenti e integrazioni col progredire […]Leggi »
Sebbene all’Hoarding Disorder (HD) sia riconducibile la maggioranza dei casi di accumulo patologico che risultano in caos/clutter con impatti significativi, l’accumulo di oggetti in quanto sintomo può essere presente in differenti patologie di ordine psichiatrico, neurodegenerativo ed in alcuni casi genetico (fig.1). Per questo è sempre importante ricondurre la manifestazione comportamentale dell’accumulo “patologico” alla sua matrice più probabile attraverso una diagnosi differenziale che identifichi la corretta collocazione del sintomo e […]Leggi »