Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo Post-Partum è uno dei disturbi perinatali e post-partum meno compresi da chi non ha una preparazione specialistica e maggiormente a rischio di essere frainteso e diagnosticato in modo errato. Molti pediatri, ostetriche e perfino professionisti della salute mentale spesso non hanno una preparazione specialistica sulle dinamiche del DOC post-partum. Questo è dovuto anche al fatto che la ricerca scientifica solo negli ultimi anni si è occupata specificamente del ruolo […]Read more »
Trattamento
Quest’anno la conferenza annuale della OCD Foundation, si è svolta a San Francisco presso il Marriot Marquis comoda location vicino ad Union Square. Come da molti anni ormai la tendenza di questo particolare evento continua ad essere in crescita totalizzando quest’anno 1721 partecipanti di vari paesi. Si tratta di un evento in ogni caso di matrice strettamente anglosassone con le peculiarità culturali caratteristiche che si declinano anche in termini terapeutici. L’aspetto di […]Read more »
In passato l’inquadramento diagnostico del comportamento di accumulo (hoarding) è stato tradizionalmente limitato ad alcune condizioni mediche, neurodegenerative e psichiatriche tra le quali in particolare il disturbo ossessivo-compulsivo. L’esistenza di una categoria sintomatologica del DOC caratterizzata appunto da forme di accumulo ha determinato il diffondersi dell’etichetta “accumulo compulsivo”, in parte fuorviante, alla quale vengono ancora comunemente ridotte molte manifestazioni di accumulo. In realtà nel DSM-IV-TR l’unico criterio diagnostico nel quale […]Read more »
#Atlanta OCD2013 – Prima giornata di conferenza, inizia la track di due giorni interamente su Hoarding Disorder. La mattinata si apre con un interessante workshop di Michael Tompkins dopo il doveroso panel di apertura con Frost, Saxena, Timpano, Ayers, Bratiotis, Muroff e Steketee. Tompkins si è sempre occupato dello specifico problema di molti familiari di accumulatori, ovvero: “Se la persona non desidera essere aiutata come si può fare per non […]Read more »
Oggi qui ad Atlanta con Randy Frost e Gail Steketee si è parlato delle ultime opzioni di trattamento dell’hoarding. Si è parlato anche di costi: costi in termini personali, familiari e sociali e per contro costi delle terapie. D’altra parte è noto come il sistema sanitario americano basato sulla previdenza privata sia molto attento a questo tema ed i trattamenti siano sempre valutati per il loro rapporto tra costo affrontato […]Read more »
Secondo il modello cognitivo dell’hoarding disorder aspetti di deficit nei sistemi di information processing, di attenzione, di memoria, di decision making e di categorizzazione contribuiscono in modo sostanziale al disturbo. E’ facile capirne il razionale. Quando si tratta di gestire la grande quantità di oggetti che l’attuale società ci propone tutte queste abilità sono fondamentali. Pensiamo a cosa facciamo quando mettiamo in ordine quella pila di carte accumulatesi nell’ultimo mese sulla nostra […]Read more »